Si sente sempre più spesso parlare di fantasmi, spiriti, presenze, spettri, fenomeni e attività paranormali di persone morte che appaiono e si manifestano in fenomeni paranormali. I fantasmi, spiriti, presenze (haunting) appaiono perché hanno da riversare un messaggio o devono concludere un qualcosa che avevano iniziato in vita. Di fantasmi, presenze, spiriti, attività e fenomeni paranormali e infestazioni se ne inizia a parlare ad Atene circa 2000 anni fa. Si ricomincia a parlare di fantasmi, spiriti, attivita e fenomeni paranormali nel 1848 a Hydesville, nello stato di New York nel 1848 dove vivevano in una vecchia casetta in periferia le sorelle Fox. Dalla loro casa si udivano dei colpi che sembrano percossi non in maniera accidentale ma con successioni precise come se una presenza con un’intelligenza paranormale le scandisse come per trasmettere un messaggio, un codice. Le sorelle iniziarono per tentativi a dialogare con lo spirito e con sequenze di battiti le sorelle dopo del tempo presupposero che si trattava di un ragazzo ucciso in quella casa e sepolto nelle fondamenta di essa. I riscontri con la stampa dell’epoca confermano quanto detto dalle due sorelle, inizia quell’anno il fenomeno dello spiritismo dell’era “moderna” con persone dette “medium” in grado di entrare in contatto con persone defunte. Le manifestazioni di spiriti, presenze, fantasmi o fenomeni legati ad attività paranormali sono diverse di caso in caso, ad esempio: Le manifestazioni di presenze all’interno di case e appartamenti. Le presenze, spiriti, fantasmi che “abitano” in maniera maligna (rarissime volte) o in maniera pacifica un appartamento lo fanno perché sono vincolate a quel posto inteso come luogo fisico per un motivo legato alla loro esistenza in quel posto. Le manifestazioni paranormali avvengono anche in luoghi aperti come campi e ruscelli che rappresentano da sempre un passaggio per gli spiriti. Ma non è finita qui possono essere infestati da spiriti e presenze, anche oggetti appartenuti al defunto anche se trasportati a migliaia di chilometri da esso.
Credere ai fenomeni paranormali ha aiutato l’essere umano a sopravvivere perché tutto ciò che è mistero attrae ed affascina nonostante produce adrenalina e molta paura. Credere o non credere ai “fantasmi” non è importante ma è il concetto del paranormale che è molto interessante e merita approfondimenti. Partiamo dal presupposto che la nostra mente reagisce a questi fenomeni con due tipologie di pensiero: la prima con la reattività che fa prendere decisioni su due piedi e la seconda l’analisi ragionata la quale però richiede tempo e organizzazione. Per quanto possiamo considerarci esseri razionali, la nostra modalità preferita è la prima, perché è quella che ci ha consentito di sopravvivere come specie. Questo per quanto riguarda l’aspetto psicologico e scientifico. Poi è necessario analizzare i fenomeni paranormali sotto un profilo puramente irrazionale laddove, ad esempio, un ghost-hunter o investigatore dell’occulto professionista e qualificato riesce comunicare con le entità in un determinato luogo diventando così un tramite tra due “mondi”: quello terreno e quello spirituale. I fenomeni possono presentarsi sotto diversi aspetti. Le interazioni visive cioè le manifestazioni oscure di un’entità. Le manifestazioni complete, dove l’entità cerca di inseguire ed aggredire colui che si è posto in contatto. Voci misteriose e respiri affannosi e addirittura urla che fanno congelare il sangue anche al piu’ esperto investigatore. A seguire ci sono le interazioni con l’ambiente che ci circonda. Un telefono che squilla, uno strumento musicale che all’improvviso suona da solo, l’allarme di una macchina che scatta. Un televisore oppure una radio che si accendono da soli ed infine le porte che si aprono e si chiudono insieme a giochi di luce molto sfocate, appena visibili. La scienza che rappresenta la logica etichetta questi fenomeni con il nome di “apofonia”. L’apofonia è l’istinto umano di trovare relazioni di significato apparentemente – e spesso realmente – scollegati tra loro ma che unendo “i puntini” tracciano un profilo che soltanto l’essere umano vuole vedere. Esempi di apofonia sono le luci nel cielo scambiate per UFO, ombre sfocate che vengono catalogate come fenomeni, appunto paranormali, strani suoni e/o rumori anch’essi scambiati per messaggi dall’al di là. La scienza va rispettata ma anche la spiritualità va riconosciuta con consapevolezza. Insieme analizziamo quali sono i principali fenomeni paranormali che si possono verificare e non dal punto di vista scientifico tantomeno dal punto di vista razionale.
Poltergeist: è uno spirito chiassoso; il termine, di origine tedesca, descrive tutti quei fenomeni come lo spostamento di oggetti, il rompersi di piatti, lo sbattere delle porte, ma anche voci e rumori. Si pensa che sia legato alla presenza di bambini o adolescenti. Non è pericoloso.
Residui psichici: appaiono sempre nello stesso identico modo, nello stesso posto, facendo gli stessi gesti.
Il doppio o apparizione-crisi: è uno spettro ambasciatore di morte, si manifesta ai parenti di una persona morente con le sembianze del malato.
Gli spettri ciclici: fantasmi innocui che appaiono ciclicamente in un certo posto, in ricordo di un avvenimento a loro caro o temuto. Per esempio, dei soldati sul campo di battaglia dove hanno perso la vita.
Fantasmi domestici: spettri che infestano una casa anche nel corso dei secoli, probabilmente ignari di essere morti.
Ectoplasma: la materia nebbiosa che fuoriesce dal medium durante la fase di materializzazione, necessaria per la ricomposizione visiva di spiriti.
Banshee: fantasmi femminili tipici di Irlanda, Galles e Scozia. Sono legati a una particolare famiglia.
Il paranormale non è una scienza e non è un’invenzione umana non è nemmeno una distorsione della realtà. Il paranomale è qualcosa che nel suo indefinito mondo ci lascia sempre una porta aperta, uno spiraglio dove siamo chiamati a guardare per vedere e per sentire ciò che al di qua dello spiraglio guardiamo ed ascoltiamo.