Vi è mai capitato di fare delle scoperte fortunate per caso? Non per caso però accadano avvenimenti e situazioni che spesso richiedono una profonda riflessione su come sono accadute e perché. Vi ricorderete il film del 2001 “Serendepity” con Kate Backinsale e John Cusack nei panni di due persone entrambe impegnate sentimentalmente ma che vorrebbero affidare il loro amore al destino. Lei scrive il proprio recapito su un vecchio libro che andrà a rivendere sulle bancarelle il giorno dopo, lui su una banconota: si guardano un’ultima volta e si separano. Passano dieci anni, entrambi stanno per sposarsi, ma Jonathan riceve in regalo dalla promessa sposa proprio quel libro che riporta un numero di telefono. Serendipity in inglese significa “trovare una cosa senza cercarla”: il fatto che i due si ritrovino dopo dieci anni senza apparentemente essersi cercati ci fa arrivare alla conclusione che probabilmente gli Stati Uniti in realtà sono grandi come un paese di montagna. Nel 1754 lo scrittore inglese Horace Walpole scrisse una lettera a un amico ispirato dal racconto di molti anni prima di Cristoforo Armeno dal titolo “Viaggi e avventure dei tre principi di Serendippo”. Per farla breve i tre principi che stavano viaggiando senza alcuno scopo preciso e meta, se non il guardare e scoprire il mondo, capiscono osservando altro che un cammello scomparso era cieco e zoppicava. In pratica avevano avuto un’intuizione, un’idea, qualcosa che esulava e non aveva nulla a che vedere con quanto stessero facendo. Da qui l’origine del termine che indica proprio una scoperta inattesa, qualcosa che accade non per caso, e lascia stupore e un guizzo di soddisfazione e felicità. Vivere con piena serendipità è lasciarsi andare alle idee che scorrono dentro di noi aprendoci alla possibilità di lasciarsi meravigliare dalle cose ma anche e soprattutto dalle proprie intuizioni. La serendipità appare inizialmente come un concetto estratto dal romanticismo ma in realtà sono molteplici gli esempi nella storia e nella quotidianità. Cristoforo Colombo sbarcò nelle Americhe dopo un viaggio che inizialmente doveva essere solamente un’avventura invece si rivelò una scoperta straordinaria come fu per Alexander Fleming la scoperta della penicillina o per Isaac Newton la forza della gravità. La storia, la scienza e l’intera esistenza è caratterizzata da scoperte inaspettate dettate anche dall’istinto e dal ruolo che esso svolge. A livello quotidiano si può sperimentare quando, per esempio, si sta cercando qualcosa e si trova qualcosa d’altro, inaspettatamente, o quando dopo ore ed ore su un progetto o lavoro arriva l’intuizione che dà la svolta. Quindi ogni volta che per caso, in modo casuale si arriva a qualcosa. Attenzione però che niente è caso a tutto c’è un progetto, un disegno una grande mappa dentro la quale ci siamo noi, esseri umani senzienti, consapevoli che vivere la vita con serendipità dona sempre gioia, felicità e successi inaspettati. Sì, perché fare una scoperta, arrivare ad una soluzione, rendersi conto di qualcosa di inaspettato, dona emozioni positive e riempi il cuore e l’anima di bellezza e soddisfazione.
La vita è sempre trionfo dell’improbabile e miracolo dell’imprevisto.
(Henri de Lubac)